Torino, Luglio 2019, intervista di Silvia Sardi
Felice di presenziare a questo spettacolo all'aperto del duo artistico, incuriosita e anche un po' fan, mi siedo in terza fila in attesa che la lettura della poesia accompagnata abbia inizio. C'è un vento da tempesta amazzonica, ma temerari Mao ed Enrica salgono sul palco con il sorriso e la tempesta emotiva inizia. Mi piace poter raccontare che l'intervista è stata in effetti una riunione collettiva, perché Enrica ha delle fedelissime che ormai sono parte della turné e che la aspettano ad oltranza anche dopo il rilascio dei numerosi autografi al pubblico astante, perché in maniera del tutto naturale, sono diventate non solo delle abituè ma delle amiche.
Approfitto infatti di fare prima due chiacchiere con Mao:
Come nasce il progetto, in quanto tempo lo avete realizzato?
Direi tra febbraio e marzo: Enrica mi ha contatto e siamo subito riusciti a realizzare quello che avevamo in testa.
Ti sei riconosciuto nelle emozioni di Enrica o ti sei fatto conquistare dalla sonorità delle parole?
Sicuramente Enrica è brava in quello che fa, ma io ho apprezzato il significato delle sue parole, le emozioni che racconta, che arrivano dalla verità di averle vissute. Per me è così, riesco a credere in un lavoro solo se "ci sento" – ed è stato proprio questo.
A settembre esce il tuo cd che nasce dalla Filastorta d'Amore: com'è?
Assolutamente pop, non sono delle ballate in acustica come avviene qui sul palco durante lo spettacolo live, ma delle canzoni scritte a 4 mani con Enrica.
Ed Enrica? Com'é?
Forte: pensa che le persone davvero le vogliono raccontare le proprie storie personali, lei infatti ha questa grande capacità di ascoltarli e di capirli, direi... Io non ho questa pazienza! Ma con lei sul palco è tutto facile, per cui direi che è anche molto brava.
Arriva Enrica, che infatti è impegnata a da retta alle varie persone che vogliono parlare con lei, riconoscendosi nei suoi versi e nelle pene d'amore, nelle scene di vita di vissuta che, con grande ironia, riesce a sdrammatizzare
Ma allora la poesia funziona?!
Direi di sì: siamo alla terza ristampa in due mesi.
È vero che le filastorte nascono da una tua storia personale?
Ebbene sì, ho sofferto, sono uscita con le amiche, ne ho parlato e come sempre faccio, ho affrontato la situazione e ci sono passata attraverso. La raccolta di poesie ne è il risultato.
Qual è la cosa più bella di questa turné in giro tra biblioteche, festival e parchi?
La gente, il loro calore, il fatto che sanno rispondere se interpellati alle domande sul testo. Siamo una grande famiglia, questo è io bello.
Un aneddoto dei live?
Stasera: una nonna che mi ha voluto testimoniare che lei "giace ancora"! E anche una coppia, che si è presentata sotto il palco ringraziandomi: pare che si siano messi insieme grazie a me, ritrovandosi miei lettori.
Ecco qualche stralcio dal libro:
Rassetto le stanze di questa mia vita / per qualcosa di nuovo, dell’aria pulita. / E butto i rapporti scaduti e scadenti: è l’ecologia, dei miei sentimenti.
Un pezzo dedicato alla figlia Marta – che adora ricevere un video postato su instagram, come prova che la mamma Enrica abbia recitato la poesia a lei dedicata:
Col mio corpo puoi farci un mantello, / il mio braccio come cintura / te lo slacci se il tempo è bello, / te lo stringi se hai un po’ paura”; “C’era una mamma, una madre madrona, / la mano a saetta, la voce che tuona. / Più che un bambino voleva un soldato, / ma poi crebbe un hippie tutto arruffato”;
Potete seguire Enrica direttamente sul suo Blog:
https://tiasmo.wordpress.com/about/ o sui social:)