Perché il suo metodo parla a chi vuole davvero vivere a lungo… e bene
Nel tempo della fretta e dell’iper-stimolazione, siamo costantemente alla ricerca di scorciatoie: diete, app, routine express. Eppure, quando si parla di benessere autentico e durata della vita, qualcosa continua a sfuggirci. È qui che entra in scena Filippo Ongaro: medico, coach, pioniere della longevità, con un background che va “dalla Terra allo spazio” – letteralmente – e una visione che vuole restituire al corpo e alla mente la loro dimensione integrata.
Nel nostro dialogo recente per il podcast Equilibrio Naturale, Ongaro ha raccontato il cuore del suo approccio, il cosiddetto Metodo Ongaro, che non è un protocollo magico né una moda passeggera. È piuttosto un’alchimia tra scienza rigorosa, consapevolezza e applicazione quotidiana.
La conversazione con Ongaro abbraccia anche un altro piano: l’esperienza dello “spazio” — con missioni della European Space Agency, lo studio dell’invecchiamento accelerato in microgravità, l’incontro con atleti, manager, e migliaia di persone comuni che cercano equilibrio. Da quel crocevia di frontiera Ongaro trae un insegnamento chiaro: ciò che serve agli astronauti serve anche a noi, qui e ora, nella routine, nel cambiamento di abitudini, nel gesto apparentemente banale che però fa la differenza.
Uno dei passaggi centrali riguarda lo stress: in un mondo che corre, nelle giornate lunghe, nei pensieri affollati, quanto lo stress condiziona la nostra longevità? E, soprattutto, come possiamo gestirlo davvero? Filippo sostiene che non basta “ridurlo”: bisogna comprenderlo, dialogarci, trasformarlo. Il risultato? Non solo più anni da vivere, ma più qualità in questi anni.
Infine, l’abitudine quotidiana: tra le sue proposte c’è un gesto semplice che possiamo tutti adottare — niente di estremo, ma significativo. Perché sostiene: «La longevità non è questione di fortuna o genetica, ma di scelte concrete, ripetute e sostenute nel tempo». Ecco il vero equilibrio: mente, corpo, abitudine, attenzione, nutrizione e allenamento.
Per chi legge Lenti a Pois che ama riflettere, scoprire e provare senza cliché, questa intervista è un invito. Un invito a rallentare il flusso, a guardare dentro, a rigenerarsi con l’intelligenza della prevenzione piuttosto che inseguire soluzioni estreme.
Restate sintonizzati: in questa puntata podcast parleremo di come mettere in pratica questi principi — perché vivere a lungo, e bene, è un’arte alla portata di tutti.