Intervista di Silvia Sardi, Torino, Aprile 2019
È proprio durante l'incontro di oggi con Eliana Canova, vincitrice del premo Battello a Vapore del 2018, che scopriamo quanto sia assolutamente (e amaramente) attuale l'odio razziale verso i Sinti-Rom. La Liaison? Il background del suo nuovo libro e la notizia di Torre Maura a Roma.
Vincitore del premio Battello a Vapore 2018, "Ho visto i Lupi da Vicino" è un romanzo per ragazzi, ambientato nella Auschwitz Birkenau, con 3 protagonisti principali che vivono la loro avventura durante la Seconda guerra Mondiale.
"È uno scenario molto forte: come e perché hai scelto di ambientare la storia nei campi di concentramento nazisti per i Sinti-Rom?"
Canova: Da sempre mi ha interessato questa realtà, perché sono una popolazione particolare, da sempre percepita come – e di fatto – a sé rispetto alle altre. E anche durante il genocidio nazista, i Sinti-Rom hanno ricevuto un trattamento diverso da tutti gli altri. Non si sa molto, ma indagando ho scoperto che venivano deportati a Birkenau ed erano gli unici a non essere divisi tra uomini e donne: venivano letteralmente lasciata morire e già questo è significativo, così come le famose sperimentazioni del Dott. Mengele, che indagava sulla loro presunta diversità genetica. Stiamo parlando di una storia inventata, scritta però su una pagina di storia vera: l'ultima notte e il genocidio, che conta più di 500.000 morti.
Come ti sei documentata?
Andando a Birkenau: ho voluto vivere quei posti e ho visto tutto. Mi ha incuriosito molto, il campo dei Rom, che rispetto agli altri è durato pochissimo, solo un anno e sette mesi. Il coinvolgimento è stato forte, sono arrivata lì e come molti dicono: senti davvero la presenza di quella gente. Ho visto, è vero, ma avevo visto già tutto nella mia mente. E poi, ho approfondito alcuni temi grazie a Carla Osella, sociologa e pedagogista specializzata sulla cultura e le problematiche roman. Mi ha dato questo unico libro esistente sul tema, che ha scritto, e che racconta il genocidio nazista dei lager. Grazie a questo testo ho trovato molte risposte. Indagare è stata sicuramente la parte pensante, poi la storia è partita da sé e si è scritta da sola.
Il Sinti-Rom: una cultura a sé, ma che può essere compresa?
Oggi nelle scuole c'è in forte tentativo di avvicinamento alla loro cultura: certamente "loro" sono difficilmente integrabili, perché sono proprio fatti così – però è altrettanto vero che le ultime generazioni sono ormai stabili nella nostra realtà ed quindi giusto imparare a conoscersi e accettare il diverso-da-sè. Le maestre sono molto attente a questi temi e poi, come sempre, con i ragazzi è più facile arrivare al vero e abbattere dei preconcetti che forse nemmeno esistono.
Uno dei tre personaggi del libro è un cane?
Io amo gli animali, secondo me sono importantissimi nella nostra vita e a maggior ragione nella relazione con i bambini e con i ragazzi. In questo libro c'è un cane delle SS, un vero e proprio soldato a 4 zampe. Per lo più erano pastori tedeschi e io mi sono domandata chi se ne occupasse, chi li tenesse e come venissero gestiti.
Cosa racconti in questo romanzo?
È una storia di speranza, che racconta una vera resilienza. Mi sono concentrata sulla situazione di quel contesto, andando raccontare ad esempio del baratto e di come sia fondamentale appigliarsi a qualcosa per costruire il proprio domani.
Come si parla ai ragazzi?
Io sono così, vedo e osservo delle cose in un modo che è più vicino ai ragazzi che al mondo adulto: io fantastico sugli oggetti, che mi dicono cose che prendono magari vita nella mia mente, immagino la realtà in maniera diversa. Mi accorgo che riesco a parlare ai giovani lettori, mi piace costruire le storie in modo che possano quasi viverle vedendole, per cui sono molto attenta alla creazione dei personaggi.
"Io ho visto i Lupi da Vicino" uscirà nelle librerie il 30 Aprile 2019 ed Eliana Canova sarà presente al Salone del Libro il 10/05 ale 10.30: non perdetela!
Eliana Canova è una scrittrice di Rosta torinese, giornalista e scrittrice di romanzi per ragazzi. Ha vissuto 7 anni in Turchia e ama la vita nella natura: ha una forte passione per i cavalli e per gli animali in generale, sempre presenti nei suoi romanzi.