Trump e Musk: un'economia per pochi

Trump e Musk: un'economia per pochi

Approfondimento di Antonella Vitelli, dichiarazioni di Joseph E. Stiglitz

Joseph E. Stiglitz, economista, vincitore del Premio Nobel per l'Economia nel 2001,  noto per le sue critiche penetranti al capitalismo sfrenato e per le sue analisi incisive sulle disuguaglianze economiche. Stiglitz ha sempre sostenuto una visione economica che metta al centro il benessere della collettività, opponendosi alle politiche che privilegiano un ristretto gruppo di élite a discapito della maggioranza. Nel suo ultimo articolo per Project Syndicate, Stiglitz ha analizzato le implicazioni della visione economica di Donald Trump e del magnate Elon Musk.

Stiglitz nota che l’economia americana è a un bivio, vicina ad un capitalismo clientelare. Le proposte di Trump, centrate su tagli fiscali mirati ai miliardari e una deregulation aggressiva, stanno costruendo un sistema che premia i più ricchi e lascia la maggioranza della popolazione a pagare il prezzo. Con promesse ambiziose, come la riduzione delle imposte e la soppressione di normative ambientali, sanitarie e lavorative, Trump sta inseguendo una visione che rende la vita più difficile e meno sicura per milioni di americani.

Le promesse di Trump nel corso delle ultime settimane si sono intensificate.

Trump ha proposto di tagliare le tasse senza spiegare come mantenere i livelli di finanziamento per difesa, sanità e sicurezza sociale. L’equazione non regge: una riduzione delle imposte unita al mantenimento o aumento della spesa nei settori vitali rende impossibile mantenere in equilibrio il bilancio federale senza un’impennata del deficit.

Elon Musk, recentemente schierato con Trump, propone addirittura un taglio di 2 trilioni di dollari dal bilancio federale, che richiederebbe riduzioni drammatiche della spesa pubblica. Questo programma minaccia di compromettere servizi essenziali come la sanità e l’istruzione, fondamentali per il benessere degli americani.

Musk, nonostante la dipendenza delle sue aziende da fondi pubblici e contratti governativi, sostiene una riduzione delle risorse per quei servizi di cui anche la classe media e le famiglie meno abbienti dipendono.

Le politiche di austerità hanno storicamente dimostrato i loro effetti negativi sull’economia. Nel Regno Unito, un lungo periodo di austerità ha causato un decennio di stagnazione economica. Negli Stati Uniti, durante la Grande Depressione, misure simili peggiorarono la crisi e aumentarono il tasso di povertà. Tagliare le spese pubbliche nei settori vitali rappresenta un rischio per il futuro economico del paese e peggiorerà la qualità della vita per gran parte della popolazione.

Trump ha tentato di smantellare l’Affordable Care Act, e il suo ritorno alla Casa Bianca potrebbe significare la perdita di copertura sanitaria per milioni di americani. Gli Stati Uniti hanno già l’aspettativa di vita più bassa tra i paesi avanzati, e una nuova ondata di tagli alla sanità aumenterebbe ulteriormente la disparità in questo settore critico. Musk, sostenendo una drastica riduzione delle spese federali, supporta indirettamente anche questi tagli, mettendo a rischio la salute di milioni di persone.

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Gli Stati Uniti sono leader mondiali grazie agli investimenti nella scienza e nella tecnologia.

Tuttavia, Trump ha dimostrato scarso interesse per il settore scientifico, proponendo tagli alla ricerca che mettono a rischio il progresso tecnologico del paese. Musk, che si è arricchito grazie a tecnologie sviluppate anche grazie a fondi pubblici, sembra ignorare il valore di questi investimenti per il futuro della nazione. La riduzione delle risorse destinate alla scienza porterebbe a una perdita di competitività e metterebbe a rischio posti di lavoro qualificati. Una recente lettera aperta firmata da oltre 80 scienziati e premi Nobel, tra cui molti economisti, sostiene Kamala Harris proprio per la sua attenzione al sostegno della scienza e della ricerca. Harris propone di garantire un futuro di innovazione e di mantenere gli Stati Uniti all’avanguardia attraverso investimenti che includono anche il contributo degli immigrati, che storicamente hanno avuto un ruolo cruciale nello sviluppo scientifico e tecnologico del paese.

Il sostegno di Musk a Trump appare ipocrita: Musk ha beneficiato dei fondi pubblici per far crescere le sue aziende, ma ora supporta politiche che metterebbero fine a questo sostegno per le famiglie e le comunità americane. La visione economica di Trump e Musk punta a un capitalismo clientelare, che premia i miliardari e lascia poco o nulla alla classe media. Se questo modello di capitalismo si imponesse, solo una piccola élite ne trarrebbe vantaggio, mentre il resto della società affronterebbe difficoltà sempre maggiori.

Per Stiglitz la partita appare del tutto chiara, peccato che da questa mattina è chiusa. 

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